Ci stavo pensando da qualche tempo: perché non passare un maggio a Cervia abbinando mare e biliardo? Quest’anno c’erano le condizioni e l’ho fatto. È stata un’esperienza interessante, che forse potrei rifare in futuro, magari sperando in qualche giorno di sole in più.
Tornato a casa mi vengono in mente un po’ di cose e le butto giù qui, come sempre disordinatamente. Appunti mentali. Considerazioni che, anche quando sono critiche, dovrebbero essere prese per quello che sono, cioè un tentativo di dare un piccolo contributo. Senza offesa per nessuno. Poi se qualcuno si offende, beh, posso farcela ugualmente ad arrivare a sera.
Prima di arrivare al lato organizzativo della kermesse cervese, poche righe su quello sportivo. Come sapete i mattatori della Taverna Verde questa volta sono tornati a casa a bocca asciutta. Direi che pochi se l’aspettavano, ma quando ci si gioca tutto nelle cosiddette “partite secche”, e contro avversari di grande livello, può succedere. Giusto per ricordarlo: l’Olimpico ha vinto la Coppa dei Campioni, l’Azzolino ha vinto il Campionato Italiano Csb, la Bocciofila ha vinto la Stella di Romagna. Ma queste cose le sapete.
A proposito delle formazioni schierate a Cervia, mi lascia perplesso la possibilità di attingere a giocatori che, durante l’anno, per dirla con il Manzoni, sono “in tutt’altre faccende affaccendati”. La pratica è risultata ancora una volta evidente nella Stella di Romagna, ma ho scoperto che perfino in serie C è consentito schierare, alle finali, giocatori di altre squadre che non si sono qualificate. Non so voi cosa ne pensate, a me sembra, come diceva Fantozzi, quella “roba” pazzesca.
Già ma qui il discorso si riallaccia alla considerazione che ho già fatto più volte sulla possibilità di giocare in più squadre e in diverse categorie. Pazzesca anche quella. Ho visto gente giocare con una maglia, poi, finita la partita, indossarne un’altra, poi un’altra ancora. Aiutatemi voi: succede in altri sport? Conosco l’obiezione: il biliardo è uno sport? Io tutto sommato penso di sì. E comunque lo pensa pure il Coni
Già, il Coni. Ormai l’affiliazione della Fisbb ex Fibis è avvenuta da tempo, ma benefici per i praticanti non se ne vedono, anzi… Eppure ci era stato detto che tutto sarebbe cambiato per il meglio. Invece a Cervia, oltre ai soliti rimborsi striminziti tra l’altro tagliati del 20%, ho visto schierate sui tavoli coppette che, non me ne vogliano i fedeli, andrebbero bene per le ostie della Comunione.
Altra questione problematica la programmazione. Tra partite spostate con motivazioni più o meno valide e gare annullate per mancanza di iscrizioni questa volta non ci siamo fatti mancare nulla. Con una coda di inevitabili polemiche. E anche di rinunce. È comprensibile, del resto, che chi la mattina si alza presto per andare al lavoro non abbia tanta voglia di rientrare a casa alle 3 di notte.
E veniamo alla comunicazione. Letteralmente crollata rispetto agli scorsi anni. Dagli aggiornamenti rapidi e puntuali su tutto quello che stava avvenendo, si è passati quest’anno a qualche notizia sparsa e data in ritardo. Ci sono state, è vero, molte riprese in diretta di partite, ma solo grazie ai volontari armati di telefonini e cavalletti. È apparsa la Rai, per la goriziana, ma qualcuno di voi ha trovato informazioni su giorni e orari della messa in onda? Quanto al Pallino è sempre Blu e sempre in notevole differita.
Ecco, mi sto rendendo conto che oggi sembro il Bartali di “è tutto da rifare”. Sto evidenziando una serie di negatività, tutte viste dal di fuori, quindi senza contezza dei problemi e dell’impegno, soprattutto economico, che certamente comporta mettere in piedi una manifestazione del genere. Qualcuno obietterà che è facile parlare dall’esterno. Vero. Ma se lo faccio è solo perché il colpo d’occhio di quei 25 biliardi tutti in fila, sui due lati del palazzetto di via Pinarella, è uno spettacolo affascinante, a cui molti appassionati, io per primo, non vorrebbero un giorno dover rinunciare.
Ok mi fermo qui. Una piccola postilla la dedico a me stesso. Mi sono piaciuto abbastanza. Ho fatto pena, e mi scuso con l’amico Gardini, nella gara che l’anno scorso siamo riusciti addirittura a vincere. Ma nelle competizioni da singolo, me lo dico da solo, sono stato “bravino”. Specie nel Campionato Italiano Over 65 in cui ho sfiorato la finale. Ora si va in letargo biliardistico. A presto.
Sei perfetto e come disse Forrest Gump, non ho niente da aggiungere su questo argomento.
Sempre molto preciso, in particolare sulla comunicazione. Poi è ormai risaputo su tutti gli gli sport che l’affiliazione al CONI penalizza!!.
Riflessione di livello come sempre,ma naturalmente nulla di ciò verrà considerato per migliore,ma ciò non mi sorprende,ciao a presto
E’ davvero bello e divertente leggerti… in merito ai demeriti organizzativi non resto per nulla stupito come pure, che per permettere di partecipare alle squadre, si debba permettere di giocare in tante squadre differenti. Resto di contro sorpreso su come possa sopravvivere questa manifestazione e questo gioco che è per me, morto quando hanno deciso di introdurre i biliardi internazionali. In merito alle dirette, posso dire solo grazie seppur trovo poco piacevole che non venga data la possibilità di interagire con il pubblico da casa e vedere che ci siano grossi problemi di qualità immagini di alcuni assidui specialisti della diretta.
L’unico vero talento capace di TUTTO ( nel bene e nel male) è DESTINO….propizio nel nome e forse chissà….questa è la sola pratica sportiva che non ha un ‘ adeguata espressione mediatica…basta uscire dal proprio particolare….il nuovo direttore di RAI cultura giocava a boccette…
Ho partecipato a due gare . …nel 2025 credo che pagare la quota SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in contanti sia una cosa a dir poco vergognosa,ma d’altronde è in linea con il duo dirigenziale (CRAVATTE BELLE PER CAPIRCI)….poi ti ritrovi l’articolo dove si fanno belli dicendo che tutto è stato perfetto 🤣🤣🤣🤣🤣