Ci stavo pensando da qualche tempo: perché non passare un maggio a Cervia abbinando mare e biliardo? Quest’anno c’erano le condizioni e l’ho fatto. È stata un’esperienza interessante, che forse potrei rifare in futuro, magari sperando in qualche giorno di sole in più.
Boccette in Germania
Norimberga, interno notte, anno 1971 o forse ’72. Nell’ampia sala con sei biliardi da pool si stanno spegnendo le luci. Il barista sta lavando e asciugando gli ultimi immensi boccali di birra. Cinque ragazzi, avranno 20-30 anni, leggermente alticci, si accingono ad andarsene quando vedono una scena insolita. C’è un ragazzo più giovane, non ancora maggiorenne. Ha i capelli scuri, è un italiano. Si avvicina all’unico biliardo con le luci ancora accese, estrae dal triangolo di legno la biglia nera col numero 8 e si allunga, facendola rotolare dolcemente poco oltre metà biliardo. Al centro del tavolo verde ha messo cinque mozziconi di sigaretta disposti a croce. Poi prende un’altra biglia numerata, si posiziona dietro la sponda corta, si allunga, lancia dolcemente la biglia che colpisce la nera e quest’ultima, nel suo percorso, abbatte i tre mozziconi centrali. L’operazione si ripete diverse volte e spesso i birilli, pardon i mozziconi, cadono. I cinque tedeschi non capiscono cosa sta succedendo, si avvicinano incuriositi, parlano al ragazzo italiano ma lui non comprende cosa dicono. Allora interviene uno di loro, che evidentemente biascica un po’ di italiano. “Cosa fai?”. “Mi sto allenando a bocciare” è la risposta. “Giochi con le mani?”. “Sì, in Italia giochiamo così”. “Voglio provare”. Il tedesco quasi spintona via il ragazzo, prende la biglia nera e la fa rotolare un po’ troppo in alto, poi tenta di colpirla, ma va clamorosamente a vuoto e a girare sul panno verde è solo la biglia che ha lanciato. Scoppia una risata fragorosa degli altri quattro. “Aspetta – interviene il giovane italiano – ti insegno io. Ecco mettiti così, ora allungati, ma cerca di non fare un gesto di scatto mentre lanci la biglia”. Questa volta la numero 8 viene colpita e almeno un po’ si muove, ma ad abbattere i birilli, chiedo scusa i mozziconi, è l’altra biglia. Il tedesco, cocciuto, insiste, ma non gli va molto meglio. Poi prova un altro, un altro ancora, finché miracolosamente uno dei cinque riesce a fare filotto. Con i tre mozziconi abbattuti esulta a mani alzate e gli altri lo applaudono, lo abbracciano, urlano come se avesse segnato un gol. È a quel punto che interviene il barista. Dice in tedesco ai ragazzi che è tardi e devono andarsene. Loro mugugnano un po’, ma si avviano verso l’uscita. Si spengono anche le ultime luci. Il barista chiude a chiave la sala e se ne va col ragazzo.
Questo fatto è realmente accaduto. Il barista era mio padre e il ragazzo ero io.
Biliardo al femminile
Donne e boccette. Un connubio che ha avuto periodi migliori, ma che purtroppo sembra avviato verso il declino. Voi cosa dite? Si potrebbe fare qualcosa per invertire la rotta?

La polvere sotto il tappeto
La premessa sono i complimenti ai vincitori, che vanno fatti sempre e comunque. Quindi parto dai loro nomi e dalle foto.
Quell’anno al Moto Club
Ci voleva una scommessa con Luca Casadei per farmi tornare così indietro nei ricordi. Ma non mi sono fatto prendere troppo dalla nostalgia ed è stato bello ritrovare, ad esempio, questa foto del Moto Club stagione biliardistica 79-80.

L’Endas trova il suo spazio
Oggi vi parlo di un movimento che mi sembra in lenta ma continua crescita. Sta per partire l’attività organizzata dall’Endas in Romagna: 14 squadre nel Campionato Senior; 20 squadre nel Campionato Amatori suddiviso in due gironi.
Streaming, Rai e divulgazione
Dall’amico e prezioso collaboratore di questo blog, Massimo Berselli, ricevo e pubblico la seguente comunicazione.
I master e la comunicazione
Ieri pomeriggio ho passato un paio d’ore a Faenza a vedere i master. Molto alto il livello di gioco. Parecchi tiri spettacolari. Confermo che si va sempre più verso il gioco d’attacco, direi quasi violento, se mi passate il termine. Ad esempio ho visto Angelo Corbetta vincere una manche ai 50 contro Iuri Minoccheri in 3 tiri. Piaccia o meno ora è così. Quella che continuo a trovare poco sensata è la formula. A partire dai pareggi e non solo. Ma soprattutto la comunicazione non mi pare adeguata. Ci sarebbe da fare un monumento a Massimo Berselli e a Piero Guglielmi per quello che fanno a livello di volontariato. Bravissimi e infaticabili. Ma a livello ufficiale quasi tutto tace. Mi sono anche chiesto cosa avrebbe capito chi si fosse trovato a passare di lì per caso. Chi erano i giocatori, cosa stava succedendo eccetera. Insomma il mio umile è disinteressato consiglio alla Fisbb, specie ora che grazie alla fusione dovrebbero entrare più fondi, è impegnarsi a fondo e lavorare molto nella promozione degli eventi.
Il biliardo sposa il bowling
Dunque il 2023 sarà il primo anno della Fisbb, la Federazione italiana sport biliardo bowling, ufficialmente riconosciuta dal Coni.
Disabili sul panno verde
Oggi voglio dare un po’ di spazio alle attività legate al biliardo che, con grande impegno, Roberto Dell’Aquila porta avanti per le disabilità.