Un tanto al chilo

Opoli. Già sta cosa di metterci opoli in tutte le storie è fastidiosa. Da tangentopoli in poi è tutto un opoli. E adesso ovviamente scommessopoli. Ma al di là dei termini utilizzati, quello che è deprimente è il pressapochismo con cui viene raccontata la vicenda. Una serie di cazzate, non mi viene altra parola per definirle, sciorinate senza il minimo impegno per capire, verificare, approfondire la questione. Un tanto al chilo. Come ormai d’abitudine vista la deriva del giornalismo (tranne poche eccezioni).  Si butta là quello che serve da dare in pasto ai commentatori da social, che ovviamente si scatenano un tanto al quintale. Il risultato: tonnellate di stronzate. Non mi viene altra parola.

Una Taverna olimpica

La Taverna Verde supera l’ostacolo Olimpico e a cinque giornate dalla fine ha sei punti di margine sulla Bocciofila, che batte e sorpassa il Leon D’Oro. Per il resto l’unica incertezza riguarda la lotta per evitare i play out salvezza, ovvero per chiudere il campionato di A1 Emilia Romagna entro le prime dieci della classifica.

Valentino Cristofori e Angelo Corbetta della Taverna Verde (Foto tratta da Fibis Romagna)

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I giovani, le boccette, le mezze stagioni

Comincio questo articolo con un ricordo personale. Non ero ancora maggiorenne e avevo iniziato a tirare boccette al Las Vegas, mitica sala biliardi imolese di cui ho parlato in un articolo agli albori di questo blog. Il venerdì sera andavo a vedere le partite del campionato a squadre. Poi, un giorno, ci dissero che avevano organizzato un campionato anche per noi ragazzi e quella fu la prima volta che indossai una “maglia”.

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Un po’ di numeri

Valentino Cristofori tra i singoli, Alessandro Stella e Moris Borselli tra le coppie. Sono i giocatori che guidano le classifiche del “non medagliere” a sei turni dalla fine. È appena il caso di notare che il primato della Taverna Verde si basa soprattutto sulle vittorie dei singoli, mentre le coppie della Bocciofila sono quelle con le migliori percentuali di vittorie. Nel Leon D’Oro positivi sia i singoli sia le coppie.

La corazzata Potëmkin

C’è questa regola dei fuori categoria. Due giocatori di A2 anche in B, due di B anche in C. Tra l’altro anche di diversi Csb. A parte che è una roba da corazzata Potëmkin a prescindere. A parte che lo scopo mi pare evidente: mantenere un certo numero di squadre e di gironi per motivi economici. A parte tutto. C’è un aspetto di questa regola che non viene mai citato, ma che ha poco a che fare con lo sport: incide negativamente sulle promozioni delle squadre, che spesso sono costrette a rinunciare.

Esempio: una squadra di B conquista l’A2 con due fuori quota di altre squadre, non ha la possibilità di confermarli nella categoria superiore perché loro restano dove sono, la squadra perde gran parte del suo valore, quindi rinuncia e resta in B.

Lo stesso esempio si potrebbe fare per una C che conquista la B. Con tanti saluti allo Sport con la S maiuscola. Ma allora ditelo che stiamo solo giocando e che va bene tutto, tanto l’hanno prossimo giochicchiamo di nuovo e vediamo di mettere insieme più squadre possibili.

 

Giochi ancora aperti

No, i giochi non sono ancora fatti e la corsa resta a tre. Quando mancano sei giornate alla fine del Campionato di A1 Emilia Romagna la Taverna Verde mantiene ancora un buon vantaggio, ma anche per via di un calendario non agevole (ci torniamo a fine articolo) Leon D’Oro e Bocciofila possono ancora sperare nel colpaccio.

La Clai Sasso Morelli

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