Donne e boccette. Un connubio che ha avuto periodi migliori, ma che purtroppo sembra avviato verso il declino. Voi cosa dite? Si potrebbe fare qualcosa per invertire la rotta?

Pescando nella memoria dei giocatori di boccette
Donne e boccette. Un connubio che ha avuto periodi migliori, ma che purtroppo sembra avviato verso il declino. Voi cosa dite? Si potrebbe fare qualcosa per invertire la rotta?
Oggi voglio fare qualche breve considerazione su questo tiro. Prima guardatelo se non l’avete ancora visto.
Ci voleva una scommessa con Luca Casadei per farmi tornare così indietro nei ricordi. Ma non mi sono fatto prendere troppo dalla nostalgia ed è stato bello ritrovare, ad esempio, questa foto del Moto Club stagione biliardistica 79-80.
Mi è capitato un po’ di giorni fa di sentire Angelo Corbetta fare un’osservazione al microfono di Piero Guglielmi. Quest’ultimo, giustamente, metteva in risalto il successo ottenuto grazie alla lodevole attività sua e di altri “volontari” come Massimo Berselli, Paolo Quarti, Enrico Rosa, Luca Molduzzi, Stefano Bagli e altri ancora. Riprendono partite su partite e le divulgano in diretta su Facebook o su Youtube. Ottengono centinaia di visualizzazioni, svolgono un “lavoro” non retribuito fondamentale per noi appassionati. Corbetta, altrettanto giustamente, osservava che tutto questo è importante ma serve a poco, purtroppo, per il futuro del biliardo se non si raggiunge il grande pubblico, i “non addetti ai lavori”.
Un post di Christian Gasperini su Facebook e alcuni commenti di altri mi hanno convinto: il Campionato Italiano Csb dovrebbe essere sostituito da un Campionato Italiano delle Regioni.
Quelli come me, che sono stati giovani negli anni Settanta, adesso li chiamano “boomer”. Io a dire la verità di boom ne ho visto poco o niente, ma mi ritengo un privilegiato, anche solo per il fatto di non essere nato in altre parti del mondo. Peraltro non è questo il tema. La domanda è: sono anch’io un vecchio insopportabile nostalgico? Avete presente il tipo, vero? Quelli che “una volta sì…altro che adesso…” eccetera eccetera. Poi li ritrovate mentre osservano i cantieri e danno consigli, non richiesti, agli operai.
Dall’amico e prezioso collaboratore di questo blog, Massimo Berselli, ricevo e pubblico la seguente comunicazione.
Tratto da una storia vera: “Accidenti quanti scudetti… Ma quanti sono i campioni italiani?”. “Beh, sono parecchi, ma lo sai, io qui sono solo un portatore sano di quote”.
I giornali sportivi ormai vendono più copie a bocce ferme, grazie al calciomercato che stimola le attese, le speranze, i sogni dei tifosi. Io qui, lo sapete, non ho niente da vendere, ma oggi mi è venuta voglia di divertirmi a scrivere un articolo sul biliardomercato. Notizie, voci, probabilmente anche patacche. Se avete conferme, smentite o altro, in fondo c’è lo spazio per i commenti.
Leggi tutto “Al mercato un dì, andai così, per curiosare qui e là”
Scudetti e categorie. Voglio scrivere qualcosa su questo tema e so già che probabilmente urterò la suscettibilità di qualcuno, ma le mie sono semplici opinioni, condivisibili o meno. Sono anche spunti, volendo, per un confronto, una discussione. Per cui parto da un presupposto che è la sintesi di ciò che intendo scrivere: troppi scudetti, troppe categorie. Prevedo un articolo piuttosto disordinato, così come disordinatamente si affastellano i vari pensieri nella mia mente, dunque vedete voi se proseguire nella lettura.